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Gemellaggio Laterza-Lanciano, promosso da Santino Spinelli, musicista e professore universitario e da Giuseppe Barbetta noto commerciante laertino, entrambi rappresentanti delle comunità rom.

 


 Oggi, 5 ottobre, l’I.C Diaz partecipa alla giornata di gemellaggio Laterza-Lanciano. La delegazione laertina è composta dal sindaco Gianfranco Lopane, dal consigliere Rocco d’Anzi, dall’assessore Mimma Stano, dal responsabile dei servizi socio-culturali Arcangelo Lapomarda, dai rappresentanti della Proloco e della consulta delle associazioni, dai rappresentanti del SER, dai rappresentanti delle scuole del territorio.

La prima parte della mattinata è di assoluta commozione.
Si scopre la statua dell’artista Tonino Santeusanio, realizzata grazie al crowdfunding: una donna rom con la lunga gonna impigliata nel filo spinato che reca al seno un bimbo simbolo di vita; accanto la ruota di un carro rom, simbolo del viaggio e della libertà. E’ questo il primo monumento, in Italia, dedicato al samudaripen (olocausto rom e sinti).
Seguono le parole di accoglienza e apertura dei due sindaci G. Lopane e M. Pupillo.
Il parco viene, poi, inondato dal fascino delle parole del giornalista Gad Lerner e dell’artista Moni Ovadia e, ancor più dalla bellezza dei loro messaggi: parole pesate, accorate, colme di significato. Moni Ovadia propone di parlare non più e non solo di “Giorno della memoria” ma di “Giorno delle memorie”, memoria degli esseri umani massacrati in ogni epoca storica.

Al termine della cerimonia, la delegazione laertina si sposta nella sala consiliare per sottoscrivere il patto di gemellaggio tra Laterza e Lanciano.
Santino Spinelli legge la sua poesia Auschwitz e definisce il patto "un ponte di umanità".
I presenti vivono la consapevolezza di avere assistito a un momento significativo per il dialogo interculturale, per lo scambio di esperienze e per sostenere la pace tra i popoli.

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